Cos'è Jäck Edizione Nera? Un'avventura fantasy tra distopico, low fantasy e horror eldritchiano.
Che cos’è Jäck Edizione Nera?
Il 6 ottobre 2025 faccio uscire su Amazon, in formato ebook, per kindle e kobo questa nuova edizione della mia saga fantasy. La saga di Jäck. Il mio sogno sin da quando ero bambino. Una storia che ho già raccontato fin troppe volte. La raccontiamo una volta ancora, in onore dei vecchi tempi.
La saga di Jäck nasce da una mia esigenza personale. Nasce quando avevo 14 anni, dal desiderio di provarmi in un genere a cui sono sempre stato appassionato, sin da quando lessi Eragon di Paolini alle elementari.
Sto parlando del fantasy, ovviamente. L’idea era tessere una storia tutta mia, con i personaggi che desideravo, i combattimenti in stile “cappa e spada” delle mie serie preferite, i miei animali mitologici, ben diversi dai soliti draghi.
La saga risultante ha differito di molto dal tipo di fantasy di Eragon, sfiorando talvolta il genere distopico e talvolta il low fantasy, ma venendo comunque ben accolta dal pubblico quando ho deciso di pubblicarla da indipendente nel 2020. L’avevo già scritta tutta negli anni della mia adolescenza, ma ora che ero all’università avevo tempo di riprendere quei testi e sistemarli per il grande pubblico. Instagram, dove avevo già un rispettabile seguito come scrittore, era la piattaforma idonea per questa impresa.
La sfida era portare sui social una saga fantasy personale, scritta per me prima che per altri, con una produzione professionale, un editing accurato, cover di livello realizzate da Alessandro Mazzetti e illustrazioni per ogni capitolo da parte del talentuoso, e amico di lunga data, Alessandro Pietramolla. Si è trattato di una sfida con me stesso che sento di aver vinto e che mi ha fatto crescere molto come scrittore. Ma queste cose importano fino a un certo punto.
Cos’è Jäck, allora. Jäck è una storia di adolescenza e di crescita, prima di tutto. Un romanzo sui comportamenti deleteri che abbiamo nei confusi quindici anni, degli amici verso cui proviamo un attaccamento fin troppo forte e dei primi amori che non sempre finiscono bene. Jäck vuole mettere tutto questo su carta, parlando anche di guerra, della corruzione del potere e di uomini malvagi. Si parla anche di identità collettiva con Adzul e Vijamir e di depersonalizzazione e disumanizzazione con Lithius-Ra. In mezzo a tutto questo ho inserito anche qualche creatura fantastica e qualche bel combattimento.
Particolare attenzione va al lore, a cui ho dedicato con piacere molte ore di riflessione. Voleva essere una storia “post”, come i tempo in cui viviamo oggi. Post grandi eroi, post grandi guerre, post ideali, post valori. Un’epoca in cui i protagonisti sono “i figli di” piuttosto che gli eroi stessi, e in cui i peccati del passato riemergono per chiedere il conto. Penso di essere riuscito a creare un intreccio, anche generazionale, di valore con questa saga.

Cover di Jäck atto III: La stirpe antica, realizzata da Alessandro Mazzetti, 2023
Se c’è una cosa, però, per cui voglio che sia ricordato Jäck è questa: l’importanza di aprirsi con le persone giuste e lasciare indietro quel bagaglio di risentimento, dubbi o insicurezze che talvolta genera la nostra infanzia. Questo è il cuore dell’opera.
Il viaggio di Jack è il mio e ancora oggi, dopo tutti questi anni, credo nell’importanza delle lacrime. Ho già detto abbastanza. In questa saga c’è più di quanto sembra ed è vostro da scoprire.
Posso solo augurarvi buona lettura. I link alla saga sono in fondo alla pagina per chi pensa possa essere di suo gusto.
Gianmaria Simone
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