Nel mondo del Voice Acting: doppiare Anime con Ivo de Palma
Referto #1, Ivo De Palma fotografato da Aldo Giarelli
Qui al Minimal Magazine tentiamo di dare voce a diverse forme d'arte, anche con articoli in lingua inglese per le interviste agli ospiti internazionali. Oggi parliamo di un argomento un poco più di nicchia. Un argomento prettamente italiano, ma tanto importante per generazioni di ragazze e ragazze che quando si presenta l'occasione non puoi che coglierla al volo.
Anime! Dagli anni '80 a oggi plasmano la nostra infanzia, la nostra visione del mondo e talvolta gli adulti che finiamo per diventare. Oggi sul magazine ospito una delle voci storiche del doppiaggio italiano anime, Ivo De Palma, voce di Pegasus de I Cavalieri dello zodiaco e di tanti altri personaggi, nonché mio maestro di dizione.
Prima di passare all'intervista, un po' di storia.
Referto #2, "UFO Robot Goldrake"
Quando gli anime arrivano in Italia alla fine degli anni ’70, il doppiaggio diventa subito uno strumento fondamentale per renderli comprensibili e appetibili a un pubblico che non aveva alcuna familiarità con la cultura giapponese. Il primo grande successo, Atlas Ufo Robot (Goldrake), trasmesso dal 1978, viene doppiato con grande cura nonostante i budget ridotti. La voce di Actarus, interpretata da Romano Malaspina, rimane scolpita nella memoria collettiva: il suo timbro profondo e caldo dava al personaggio un’aura eroica e malinconica. Accanto a lui, Sergio Tedesco prestava la voce al perfido Re Vega, mentre Malaspina sarebbe poi diventato una colonna del doppiaggio di altri eroi, da Jeeg Robot a Ken il Guerriero.

Negli anni ’80, il doppiaggio degli anime si afferma come fenomeno di massa grazie a serie come Candy Candy, Heidi o Lady Oscar. Qui spiccano figure come Laura Boccanera, voce di Candy, capace di rendere la dolcezza e la sofferenza della protagonista, o Cristina Grado, che con la sua voce nobile e intensa ha reso immortale Lady Oscar. La forza di questi doppiaggi non stava soltanto nella fedeltà all'opera originale (spesso limitata, per via delle censure), ma nella capacità di dare un’impronta interpretativa fortissima ai personaggi, tanto che per molti italiani la voce di Oscar “è” quella di Grado, più ancora dell’originale giapponese.
Tra i nomi femminili degli anni ’80 e ’90 spiccano anche Ilaria Stagni, voce di personaggi energici e spesso un po’ ribelli, e Emanuela Pacotto, diventata una delle voci più riconoscibili dagli anni ’90 in avanti grazie a ruoli come Bulma (Dragon Ball), Nami (One Piece) e Jessie (Pokémon). La sua versatilità e il suo tono ironico hanno reso molti personaggi femminili immediatamente familiari.
Arriviamo al mio mentore, e uno dei miei doppiatori preferiti, Ivo De Palma.
La sua voce è legata indissolubilmente a uno dei protagonisti più amati degli anni ’80: Pegasus (Seiya) in I Cavalieri dello Zodiaco. Il doppiaggio di quella serie è stato un fenomeno culturale enorme, e De Palma è riuscito a trasmettere tutta la passione, la caparbietà e il senso di sacrificio del personaggio. La sua interpretazione ha contribuito a fare di Pegasus un simbolo per un’intera generazione.
Ma la carriera di De Palma va ben oltre: è stato anche la voce di personaggi iconici come Mirko in Kiss Me Licia, dove ha mostrato un registro più dolce e musicale, e ha prestato la voce a moltissimi altri ruoli tra anime e cartoni animati. Ciò che lo distingue è la sua impostazione teatrale e la grande cura nella dizione, che hanno dato ai suoi personaggi un respiro quasi epico.
Negli anni, De Palma è diventato anche un punto di riferimento per i fan, grazie alla sua attività di divulgatore e “memoria storica” del doppiaggio anime. Non solo partecipa regolarmente a eventi come fiere e conferenze, ma si è sempre battuto per un doppiaggio fedele e di qualità, difendendo il valore culturale degli anime e del lavoro dei doppiatori.
In un certo senso, Ivo De Palma rappresenta la continuità tra il doppiaggio degli anni ’80, più teatrale e immediato, e quello moderno, più rispettoso della versione originale, ma sempre attento a mantenere quella forza interpretativa che rende i personaggi vivi per lo spettatore italiano.
Referto #5, Ho conosciuto Ivo grazie al suo voice acting per il personaggio di Jotaro Kujo negli OAV di Stardust Crusaders. Le Bizzarre Avventure di Jojo, paradossalmente, è più popolare oggi rispetto a vent'anni fa.
Grazie di essere qui, Ivo. Vuoi presentarti ai lettori?
Per oltre 40 anni sono stato voce iconica di molti personaggi, specie d'animazione, entrati nell'immaginario collettivo. L'elenco è smisurato. Io stesso devo consultare Wikipedia, perché non mi ricordo tutto. Come? Presuntuoso? È semplicemente la verità. Alle soglie della pensione non devo farmi promozione, né dimostrare alcunché a chissà chi.
Come ti prepari per entrare nella voce e nella personalità di un personaggio che devi doppiare?
Fortunatamente veniamo scelti sulla base delle emozioni che la nostra voce, specie su determinati volti, veicola più facilmente. Semplificando, apriamo bocca e siamo già quelli lì.
Ti capita mai di riconoscere la tua voce “per strada”, ad esempio in TV o al cinema, e che effetto ti fa?
Catastrofico, perché o mi trovo ancora acerbo, su ruoli antichi, o fin troppo bravo in quelli lavorati quand'ero nel pieno delle energie.
Ricordi una sessione di doppiaggio, o un personaggio in particolare, che ti ha dato filo da torcere o che è risultato sfidante?
Toki, nel film La leggenda di Toki. Implacabile nei combattimenti ma, dentro, puro come Gesù Cristo.
Qual è il personaggio che ti è rimasto più nel cuore e perché?
Questa è facile. Pegasus dei Cavalieri dello Zodiaco. Perché ha dato una svolta alla mia carriera e mi ha dato modo di esprimermi ad alti livelli.
So che rimani molto legato ai tuoi personaggi e che ti piace molto interagire con le community online. Ci racconti di qualche bella esperienza?
Mi dicono spesso che li ho cresciuti con la mia voce (senza dimenticare gli altri colleghi). Ed è proprio uno scambio bello. Noi li abbiamo coccolati ed esaltati nella loro età più verde. Loro ci riempiono d'affetto nella nostra età matura.
Infine, voglio chiederti della tua attività di insegnante di dizione.
È nata da metà anni 90 ed è anche connessa ai corsi di doppiaggio, che tengo in modalità individuale. Ciò che paghi hai interamente!
Grazie Ivo!
Grazie a tutti voi per l'attenzione!
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