Donne e Mostri: Intervista all'artista figurativa grafica Claudia Marchetti

 claudia marchetti dipinto

"Feelers", Claudia Marchetti

Il mio nome d'arte come scrittore era Simon Schiele. L'ovvio riferimento era all'allievo di Klimt, Egon Schiele, che ancora oggi rimane nel mio username @officialschiele. Con una passione così grande per l'arte figurativa d'avanguardia non potevo assolutamente ignorare i lavori di Claudia, artista di Roma ispirata dalla Secessione Viennese che grande centralità attribuisce alla figura femminile, un altro punto in comune con i miei lavori. Captare le sinergie è quello che mi permette di scrivere questi articoli. Non si tratta solo di promuovere artisti emergenti, ogni artista emergente, ma di farlo con quelli con cui percepisco sintonia. Claudia è una di questi artisti. Conosciamola meglio.

 

claudia marchetti

Claudia Marchetti, 2025

Claudia Marchetti è un’artista figurativa grafica con base a Roma. Ha esposto in occasione di personali e collettive presso Dispensabile, Palazzo Cenci Bolognetti, Cappella Orsini e Fax Factory, Roma. Il suo lavoro è stato pubblicato su riviste d’arte e di poesia, tra cui Monolith Volume, House of Theodora, Egomania. Dal 2020 al 2023, è stata rappresentata dalla galleria d’arte online Return on Art, con sede a Vienna, mentre le sue opere più recenti sono disponibili per la vendita. Un foglio bianco e una penna nera sono le sue armi d'elezione, perché Claudia lavora per sottrazione, andando a togliere al superfluo e al pesante per lasciare spazio a figure femminili longilinee, contorte, espressive. Espressioniste, direi io.

Dice: "Colori o altri materiali avrebbero creato rumore e lentezza, invece io mi ostino a disegnare rapidissimamente, in dialogo con le forze oscure e luminose che circondano gli esseri umani e che io capto con la mia forma di trance meditativa."

Un tratto veloce, semplice, che posso solo definire "evocativo". Non è un caso che Claudia sente propri elementi esoterici e ispirazioni oniriche, perché emergono con marchi, simboli, in un'arte d'impatto deliziosamente ispirata a grandi artisti del '900. E cosa comunicano questi disegni? Cosa evocano questi sigilli?

fianchi

"Fianco", Penna e Pennarelli su Carta, Claudia Marchetti

Donne e Mostri. Talvolta, donne mostruose. La sua femminilità, il suo essere donna, esplode prorompente in queste rappresentazioni cariche di sensualità, aggressività e desideri nascosti che la donna non può mostrare in società. Il maschio può trovarli poco estetici, fastidiosi anche, oppure può provare a indossare i panni di donna mentre decifra, o prova a decifrare questi lampi evocativi. 

narrative thread

"Narrative Thread", Penna e Pennarelli su Carta, Claudia Marchetti


claudia marchetti art

"Highest", Claudia Marchetti

Ciao Claudia, e benvenuta su1 magazine! Come hai iniziato a dipingere e cosa ti ha spinto a farlo?

Ho iniziato un giorno all’improvviso, dopo aver trascorso delle ore al Teatro dell’Opera, per via del mio lavoro di interprete. Volevo portare a casa tutta la bellezza di quel posto ma era impossibile, era al di fuori della mia portata, irrealistico vivere sempre immersa in una bellezza misteriosa di quel tipo. Allora ho pensato di provare a creare un po’ di bellezza oppure quel tipo di mistero disegnando e per fortuna ho fatto un bel disegno, il che mi ha dato la forza di disegnare sempre più spesso, fino al punto di non poter più affrontare una giornata intera senza fare un disegno o pensare al prossimo disegno.

spark

"Spark", Acquerelli su Carta, Claudia Marchetti

⁠La figura femminile è centrale in molti dei tuoi dipinti. Cosa significa essere donna per te e quali sono le donne che vuoi rappresentare?

Essere donna per me è il privilegio di poter giocare con i vestiti, con i trucchi, con i capelli, come essere la creazione estetica di sé stessa. Per altre donne significa qualcosa di molto più profondo, ma per me il gioco è assolutamente centrale, in ogni cosa che io faccio. E credo che il gioco sia l’unica attività o atteggiamento mentale che ci permette di restare costantemente in una dimensione rarefatta, necessaria per
sopravvivere, visto che la vita ci spinge irresistibilmente verso il basso, verso il dolore e i misteri dell’inconscio. Voglio rappresentare donne che giocano e che al contempo hanno un’energia antichissima e insondabile.

In effetti la dimensione del gioco è presente in molti dei tuoi lavori. Nei tuoi soggetti, negli scenari, nelle posizioni non convenzionali in cui ritrai le tue donne. Sei sempre tu? O sono persone che conosci? Invece, per quell’energia antichissima di cui parlavi: c’è un quadro che la evoca?

Le mie donne sono sempre me, ma involontariamente. Mi sono accorta che sono sempre me perché moltissime persone mi dicono che somigliano a me, ma io credo sempre di rappresentare donne immaginarie. Quasi sempre parto da una foto di moda, che mi serve per la prima porzione, più realistica, del disegno, e poi tutto il resto si sviluppa da solo senza alcun progetto conscio.

Per la domanda seguente, il quadro è questo.

energia antica

"Energia Antica", Claudia Marchetti

Quali sono le tue principali influenze artistiche?

Picasso. Andy Warhol ed Egon Schiele, non per scelta, ma solo perché fin da piccola ho talmente amato le loro forme, idee e pensieri che inevitabilmente sono una madrelingua del loro linguaggio.

Qual è il dipinto che ancora non hai realizzato?

Vorrei riuscire a fare un dipinto in cui il bianco prende mille sfumature, come se fosse una marea di colori che sostengono i contorni neri delle figure che sul bianco si stagliano. Vorrei diventare un’esperta del bianco.

Se la tua arte potesse veicolare un solo messaggio per una sola persona, quale sarebbe?

Vorrei permettere a quella persona di accettare il mistero, apprezzarlo in tante piccole cose, esplorare quel che sembra non avere senso, cercare quel senso ma al contempo accettare che alcune cose restano in ombra, assurde, impenetrabili. Se accettiamo l’inconoscibile diventiamo davvero liberi. E tuttavia cercando di conoscere almeno una parte dell’inconoscibile possiamo condurre una vita davvero entusiasmante.

Grazie, Claudia!

 

carpe diem 
"Carpe Diem", Penna e Pennarelli su Carta, Claudia Marchetti

Io auspico, non posso fare altro che auspicare, che artisti come Claudia ottengano maggiori riconoscimenti dal grande pubblico. L'arte evocativa, che fa pensare, ma che va anche decifrata, è il mio tipo di arte preferito. Chi sta leggendo e sta comprendendo, vada a seguire questa artista sui profili social e, in generale, si faccia sentire. La ricerca dell'arte è un lavoro costante e talvolta sfiancante: viene più facile farlo quando si percepisce che non si è soli.

A donne e mostri, alla prossima!

Gianmaria Simone

Seguici:

@officialschiele

@minimal.themagazine 

Contatti: 

@claudiamarchetti_art

claudiamarchetti02@gmail.com (per commissioni)

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