Oggi non sono io a parlare perché l’arte di Akeem parla da sé. Sono stato felice di collaborare ai dipinti di questo straordinario giovane artista nel 2019, così incentrato sulle tematiche razziali, di genere, di classe, di identità.
Ci piacciono gli artisti impegnati, lo sapete. Boris Akeem, Bobo per gli amici, è un artista impegnato. Di più, è un artista sincero e sono felice di averlo qui oggi nel magazine.
Piuttosto che fare una lunga introduzione, preferisco lasciarvi alle sue parole, e alla bellezza dei suoi dipinti. Di seguito, l'intervista.
Referente #2, Bobo al lavoro
Ciao Bobo, e grazie di essere qui. Presentati ai lettori.
Mi chiamo Boris e come nome d'arte Akeem (il mio
secondo nome). Disegno da quando ho 4 anni ed oggi, oltre al lavorare con dei musei, coltivo la mia passione per l'illustrazione e l'arte in
generale.
Come hai iniziato a dipingere?
Ho
cominciato a disegnare grazie a mia nonna. Un giorno per tenermi calmo
mi fece sedere sul tavolino in salotto con un foglio e dei pennarelli. Ci sono
rimasto per tanto, tanto a lungo, da lì è diventata un'attività che mi ha
sempre catturato.
Referto #3, dipinto da una mostra
Sei un artista con molteplici progetti in ballo: raccontaci qualche esperienza significativa degli ultimi anni.
Negli ultimi anni ho avuto modo di lavorare con artisti vari, tra chi scrive, chi fa musica, attivismo e molte altre cose. Penso
che non possa mettere in avanti (sic) un'esperienza in particolare perché
ognuna di quelle mi ha dato non solo apprezzamento per un altro campo ma soprattutto per gli artisti con i quali ho lavorato. Incontrare
mentalità creative diverse è come essere in famiglia ed incontrare un
nuovo membro, e siamo tutti cugini più o meno diretti e lontani.
Cosa vuoi raccontare con la tua arte? Pensi di essere in grado di ispirare gli altri e quale messaggi vorresti mandare loro?
Io
cerco di raccontare soprattutto le cose che mi muovono. Uno direbbe "si
ovvio" ma nel senso che a volte non sono soltanto cose mie personali ma
magari cose di persone nella mia vita. Ho percepito il bisogno di esprimere ciò che loro mi hanno trasmesso, positivo o
negativo. Trasmettere quell'emozione in qualcosa che si possa
vedere.
Il messaggio che vorrei mandare è che una persona creativa debba fare
attenzione a coltivare se stessa. Potrei fare come esempio sapere che hai un'intolleranza alimentare e sapere che la tua alimentazione è diversa da quella degli altri. Come artisti, come persone creative, dobbiamo
pensare alla nostra salute creativa, che è molto legata a quella mentale ed emotiva.
Poi, vorrei lasciare abbastanza
lavori perché io venga ricordato come un artista che faceva e creava, bravo o meno non è
importante, ma che sia un esempio di un artigiano creativo.
Su Youtube condividi reportage della tua vita da artista. Parlaci di questa esperienza.
YouTube
è stato un capitolo su cui vorrei tornare a lavorare. Ogni due settimane mettevo insieme dei
pezzi dei miei momenti creativi e chi ne faceva parte. Dopodiché
scrivevo il testo che riprendeva il pensiero vissuto di quelle due settimane e ci facevo un video. Ne ho fatti molti e vorrei tornare a
farli. Non è mai tardi per farsi un canale e se
hai qualcosa da dire ed è sempre bello mettere insieme gli elementi per
creare contenuti che puoi condividere. Se una persona soltanto riesce a
trarne qualcosa è già un grande passo.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
I piani futuri per akeemakart è quello di celebrare questo percorso
fra più o meno tre anni con una grande mostra che durerà un paio di date
con diversi artisti con i quali ho condiviso questo mio percorso ormai
da più di un decennio. Mi sto preparando per quello e sarà un grande festa di ringraziamento ed apprezzamento.
Personalmente, sarò felice di prenderne parte. Grazie Bobo.
Vi piace l'arte di Bobo? Trovate i suoi contatti qui sotto.
Gianmaria Simone
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