Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 e la Ossorosso Edizioni

 

dal sito Ufficiale del Salone del Libro di Torino, 2025

 

Ogni anno, tutti gli anni, sono ospite fisso del Salone Internazionale del Libro di Torino. Non solo perché Torino è la mia città, ma anche perché in nessun posto, in questo paese, si respira la stessa aria che permea il Salone. La stessa passione per la lettura e la scrittura, la stessa bramosia di vite e avventure che accomuna tutti i lettori, solo lì, solo sì la si può percepire in queste dimensioni. Migliaia di espositori, decine di migliaia di visitatori. Tutti con sogni, desideri, genuino interesse verso la cultura, questa dea a cui ho votato la mia stessa vita.

Al Salone, ho presentato Tony Paguroni (il mio secondo libro) nel 2019, ci ho fatto un salto per incontrare amici negli anni successivi, ho preso parte a video e reportage per pubblicizzare l'evento e anche quest'anno sono stato presente. Inutile dirlo, nulla è cambiato. L'editoria, quella piccola, quella fatta di sogni e di aspirazioni elevate, non si è fermata neanche di fronte a un mercato stagnante. Forse le persone hanno ancora voglia di leggere. I numeri delle partecipazioni, senza dubbio, lo confermano.

Tra le svariate, numerosissime conoscenze fatte in questo Salone del 2025, una Casa Editrice in particolare ha attirato la mia attenzione. Con una Collana di tagli di Fontana sui loro piccoli libri, la OssoRosso Edizioni ha fatto qualcosa di davvero unico. Per questo voglio parlarvene qui in un'intervista esclusiva con uno dei soci di questa innovativa realtà.

 

Tagli d'anima, 2025
 
Ossorosso Edizioni, 2025

 

Buongiorno Maria Chiara Marzoli, Social Media Manager e Socia della Ossorosso Edizioni e grazie della tua partecipazione a questa intervista. Come nasce Ossorosso Edizioni? Qual è la vostra linea editoriale?

Ossorosso Edizioni nasce dalla passione per i libri di cinque autori, che grazie ai libri si sono conosciuti e hanno deciso di mettere a fattor comune le rispettive competenze ed esperienze professionali in ambiti diversi, nell’ottica di supportare al meglio gli autori, puntando sulla qualità e sulla differenziazione dei contenuti. Il nostro obiettivo è costruire un catalogo di romanzi di narrativa varia riconoscibili per la cura e la qualità, ma abbiamo molto a cuore anche i racconti, e proprio per questo abbiamo creato la linea Tagli d’anima, che analizza il tema del dolore e della sofferenza viste da prospettive e penne molto diverse, in termini di esperienze e di età degli autori che hanno scritto per noi.

Quest’anno siete stati al Salone Internazionale del Libro di Torino. È un’esperienza che vi ha soddisfatto? Pensate di ripeterla? A quali altri eventi letterari parteciperete quest’anno?

Quando partecipi al Salone di Torino a soli quattro mesi dalla nascita è un segnale molto chiaro di quanto si creda in un progetto editoriale. Siamo tornati a casa soddisfatti e orgogliosi, sia per l’attenzione che è stata rivolta ai nostri titoli, sia per l’entusiasmo con cui lettori e autori hanno accompagnato le nostre giornate in Fiera. Torneremo? Sì, l’idea è quella, anche se per noi è davvero molto importante partecipare ad altre fiere, più piccole, per valutare al meglio il rapporto costi benefici di realtà tanto differenti fra loro. Pensiamo a Roma, a Napoli, ma anche a Mantova e tante altre. La presenza in fiera è importante e non abbiamo intenzione di rinunciarci perché ci permette di instaurare un rapporto diretto coi lettori.

 

I cinque della Ossorosso (da destra a sinistra: Dave Given, Gabriella Rinaldi, Luca Pegoraro, Maria Chiara Marzoli, Luca Esposito), 2025

 

Parliamo di Tagli d’Anima, la rivoluzionaria collana che ha attirato la mia attenzione. Come è nata l’idea? Come si svilupperà il progetto? Magari con una raccolta?

Tagli d’anima è un progetto nato da un’idea del nostro responsabile degli editor. L’inizio è stato davvero sorprendente, così come la cura della parte grafica. È un oggetto dal design originale, con una copertina davvero accattivante. Temi profondi e una lettura che fa emozionare. Creare emozioni nel lettore è qualcosa in cui crediamo molto e vogliamo che i Tagli possano far riflettere su alcune tematiche attuali e difficili da affrontare. È un progetto editoriale che si svilupperà, magari con una confezione speciale con un cofanetto che renda il giusto merito a un oggetto così elegante. Certamente ci saranno altri racconti, anche se la cosa importante non è il numero dei Tagli che pubblicheremo ma la loro qualità: non è semplice trovare autori in grado di realizzare racconti brevi che sappiano emozionare fino in fondo.

Cosa cercate negli autori che pubblicate? Quali storie prediligete e se guardate anche al mondo degli emergenti.

Qualità, buone idee e l’umiltà di fare un percorso con noi in termini di editing. Non siamo una casa editrice a pagamento, ma chiediamo molto in termini di qualità e voglia di mettersi in gioco. Collaborare con una piccola casa editrice richiede fiducia reciproca, e noi per primi la dimostriamo evitando di fare differenze tra autori che hanno già pubblicato e autori emergenti. Ciò che conta sono i contenuti. Il primo romanzo che abbiamo pubblicato è di un autore esordiente e i risultati di vendita sono stati eccellenti, così come i ritorni da parte dei nostri lettori.

Dove pensate si stia dirigendo il panorama letterario italiano e dove si posiziona la Ossorosso in questo contesto? Se doveste indicare un plus che distingue la Ossorosso dalle altre Case Editrici quale sarebbe?

Il mercato italiano è in sofferenza e non soltanto da quest’anno. Tutti gli indicatori sono negativi. In fiera abbiamo chiesto ai nostri lettori di dirci una parola con la quale descriverebbero delle persone che oggi decidono di aprire una casa editrice, ci hanno dato dei “temerari”. È sintomatico del fatto che in questo mondo credono ormai in pochi. Bisogna rimettere al centro la qualità a dispetto della quantità. Questo vuol dire, prima di tutto, grande rispetto per i lettori, che meritano un editing curato con puntualità, attenzione e libri che sappiano emozionare. Il nostro obiettivo consiste nel differenziarci per queste due componenti.

Grazie Maria Chiara.

Un mercato stagnante, si diceva. Non posso che condividere le riflessioni di Maria Chiara sulla qualità a dispetto della quantità: pubblicare meno per pubblicare meglio, pubblicare con senso per lasciare davvero qualcosa ai lettori. Sì, se lo meritano. Lo meritano anche gli scrittori.

In un mondo pieno di Case Editrici a pagamento, agenti letterari improvvisati, società farlocche che promettono di presentare il tuo libro in radio e tv solo per poi sparire via con i tuoi soldi, bookinfluencers di TikTok che promuovono narrativa erotica generata con ChatGPT (che vende pure di più dei libri sotto CE), servono idee come Tagli d'anima, servono realtà come la Ossorosso Edizioni.

Una delle tante realtà scoperte quest'anno al Salone Internazionale del Libro di Torino. A voi cosa è rimasto di questo Salone? Vi aspetto nei commenti.

Continuate a leggere. Me, loro, i Tagli d'anima. Continuate a leggere.

Gianmaria Simone

 
 Tagli d'anima, dal sito ufficiale della Ossorosso Edizioni, 2025

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