Il ritorno del romanticismo #cottagecore

 

 
Alyonushka – Viktor Vasnetov

Alyonushka, opera di Vasnetov, è basata su un racconto popolare russo. Rappresenta perfettamente la nostalgica immedesimazione dell’uomo con la natura. Un collegamento tra l’uno e l’altro, riflesso ed estensione. L’antropomorfizzazione della natura e l’antropo- cosmomorfismo. Cioè la natura che si fa uomo e l’uomo che si fa natura. Un paesaggio triste, morto, una ragazza sola che aspetta qualcosa, secondo la fiaba il fratello minore.

Cos’è il cottage core?

L’estetica cottagecore è un trend post pandemia associato al movimento anti lavoro: esausti dei modelli capitalistici, cerchiamo di rifugiarci nella finzione di una vita dove il lavoro non è necessario, o lo è meno. Si ispira fortemente, almeno nelle estetiche, al romanticismo ottocentesco e la sua romanticizzazione della vita rurale. Un ritorno alla natura, spesso con ispirazioni fiabesche che evidenziano un burn-out collettivo, una pressione a “essere” in relazione alla società consumistica, e soprattuto competitiva, nel quale viviamo. Dimentica il tuo lavoro in ufficio: giardinaggio e torte di mele.

Le atmosfere fiabesche, proprio come nel concetto romantico di ‘’popolo e nazione’’, si rifanno a una rivalutazione dell’individuo e del territorio, a visioni di una cultura dimenticata, di noi figli della globalizzazione. Un ritorno alle origini, oggi mercificate dal capitalismo e ridotte a contenuto meramente mediatico.

L’estetica #cottagecore si ispira principalmente all’Inghilterra romantica, ai cottages appunto, le case tradizionali di campagna. L’uomo romantico voleva abbattere il muro della ragione imposto dall’illuminismo, e per quanto le generazioni moderne non sembrino voler tornare alla religiosità nel suo senso più classico per certo la spiritualità viene esaltata in questo tipo di estetica.

Un ritorno alla natura nella sua dimensione piu mistica, ma allontanati da essa. Ci fotografiamo tra spighe di grano e colline in fiore nel disperato tentativo di ritornare a un’epoca perduta che associamo a una vita dai piaceri più semplici. Acquerelli e poesie nel porticato, vestiti a fiori e notti d’estate, l’amore intenso e vero, quello che la modernità sembra aver dimenticato.

L’allontamento dalla vita moderna era uno dei temi del romanticismo: la fuga dall’industrializzazione dalla quale già 200 anni fa cercavamo di fuggire. La sensazione di perderci nel trambusto, e che nulla rimanga di noi se non quello che abbiamo prodotto o comprato. Il fenomeno dell’urbanesimo viene di nuovo criticato per lasciare spazio al ritorno alle campagne: l’alienazione della città e dell’industrializzazione oggi come ieri.

Locus amenus ed elitarismo

L’esotismo romantico, il ‘’ locus amenus’’ che ci porta a fuggire dalla realtà in altri tempi, altri spazi. Fuggire altrove con la fantasia in altre epoche, altri luoghi, non è una necessità così moderna.

Il comfort del XXI secolo e i piaceri di 200 anni prima, il cottagecore e tutte le ‘’aesthetics’’ simili, vengono però anche guardate da un punto di vista di elitare. Ci possiamo chiedere infatti chi effettivamente possa permettersi quella vita, fatta di poco lavoro, casali in campagna, tempo libero nei boschi, vestiti e oggetti particolari e costosi.

Si propone inoltre di lavorare da casa, lavorare meno ore, lavorare di artigianato, in alcuni casi con un lavoro di casalinga idealizzato, crescere il proprio cibo e allevare i propri animali. Rimane la domanda: con quali soldi? Quanto costa la terra da coltivare, gli animali da sfamare? Chi ti da la casa nel bosco?

Forse è solo una facciata da social media, mascherata da messaggio positivo, perché la vita reale quella che fatichiamo a vedere tra la foschia delle estetiche che ci illuminano gli occhi con la loro luce blu, ha altre regole.

Comfort zone, ansia ed eroi.

Al contrario del romanticismo, il #cottagecore si propone però l’idea di comfort come giusto, imprescendibile, una ‘’ comfort zone ‘’ che è in opposizione al concetto di avventura romantica, il mito dell’eroe condottiero. C’è da dire che il cottagecore entra in voga proprio durante la quarantena, quando segregati nelle nostre case ci ritroviamo a dover godere delle cose piu semplici e spesso, tra le mura domestiche, a sognare guardando reels di persone che hanno l’oppurtunità di vivere fuori, nella purezza, nella noia brillante della natura.

La calma è la base di questo movimento moderno, che non deve essere visto solo come uno stile di foto o qualcosa da cercare su pinterest, ma una reazione a un disagio così come tutte le tendenze: sempre più brevi, con continui cambi di vestiti e stile, contro la noia di vivere e un’influenza esterna martellante. I trend, infatti, possono essere utilizzati per osservare nel mondo i suoi cambiamenti e motivi.

 

 

J. Rebell – Burrasca al chiaro di luna nel golfo di Napoli


Ugo Foscolo scriveva:

Al marinaio

 Auguro una vita sempre in mare .

Glielo auguro

Tempestoso

Burrascoso

Irrequeito

Pericoloso.

Gli auguro tutte queste brutture.

Perché in un mare sempre calmo si perde la voglia di navigare.

 

Sicuramente non un inno alla comfort zone, nel quale logorati dall’ansia molti di noi si trovano intrappolati. L’ansia è un problema per le nuove generazioni, una pressione verso il non accontentarsi mai, avere qualcosa da dimostrare a sempre più persone, che ci ha tolto ogni piacere più semplice, senza darci il tempo di guardarci in torno e vivere soltanto. Ma non tutti i romantici erano eroi condottieri. Questo dolore accomuna noi a quei poeti vissuti secoli fa, un dolore che già ai tempi era accusato di portare a vittimismo e inerzia esattamente come oggi. Il Sentimentalismo romantico.


CONCLUSIONE

L’hashtag #cottagecore è un piccolo accenno, tra panieri tra i fiori e foto di anatre, un accenno tra i tanti che ci ha detto di fermarci, e lo ha fatto riproponendo visuals ispirate a uno dei movimenti piu grandiosi. Una grandezza che sembra faticare a tornare con la stessa intensità in una società sempre più diluita, incapace di provare qualcosa con intensità ma soprattutto con costanza.

di Irene Giullarini

Originariamente pubblicato su Corde Vocali Magazine

(https://cordevocalimagazine.wordpress.com/2022/09/23/il-ritorno-del-romanticismo-cottagecore/)

 

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