Solo coloro che tentano l'assurdo raggiungeranno l'impossibile - La mostra di M. C. Escher al Museo delle Culture di Milano
Autoritratto nello specchio sferico, M.C. Escher, 1935. Penso che M.C. Escher rappresenti tante cose diverse per tante persone diverse. Per alcuni sarà l'artista delle costruzioni impossibili, delle famose "scale infinite", mentre per altri sarà un peculiare autore d'avanguardia, ispiratore dell'arte psichedelica, attento studente delle tassellature mediorientali. Ecco, per me, Escher non è nessuna di queste cose. O meglio, lo è tutte, ma prima e sopra di queste è l'artista della ripetizione. Escher ha fatto della ripetizione costante, studiata, estetica, matematica di forme e motivi il filo rosso della sua produzione. È riuscito a dare dignità, valore e senso a tassellature che si elevano dal semplice ambito decorativo per diventare metafore dell'esistenza umana. La ripetizione. Vita, morte, rinascita. Vita, morte, rinascita. Questo solo "tra le altre cose". Motivo di riempimento del piano con figure umane, M.C. Escher, 1920. In effetti, di Es...